Descrizione

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Ruta Siriana (Peganum Harmala) o Ruta Siriaca

E’ una pianta dall’odore Caratteristico aromatico e inconfondibile, Ruta Siriana Nasconte una lunga carriera rituale nella cultura persiana: alcuni autori l’hanno anche collegata al soma, la leggendaria bevanda A******** di cui si parla negli antichi testi Indo-Iraniani.

I semi e le radici contengono A******** quali l’Armina (0.44-1,84%), l’Armalina (0,25% -0,79%) e la Tetraidroarmina. Questi A******** agiscono da IMAO-inibitori, ovvero impediscono la degradazione di alcune molecole nello stomaco quali la psilocibina o la DMT, cosi che  la nostra naturale DMT presente nel corpo possa dare vita agli effetti guarigionali sul corpo umano della prima e permettendo quelli della seconda, che altrimenti sarebbero pressoché nulli.

5-MeO-DMT..Ovvero che impediscono la degradazione di alcune molecole nello stomaco, potenziando l’effetto delle molecole stesse o attivandone altre assunte contemporaneamente. Per questo motivo la Ruta Siriana viene considerata una pianta Antidepressiva e Aziolitica.

Appartenente alla famiglia delle Nitrariaceae. Originario della zona orientale dell’India, e della Amazonia, e raramente si trova anche in Sicilia e Sardegna, questo arbusto perenne che può raggiungere il metro di altezza, presenta fiori bianchi che producono.

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[tab title=”Proprietà”]

Capsule contenenti semi.

La Ruta Siriana usata come pianta di potere è appunto, rappresentata dai semi, dall’odore molto forte e capace, anche a piccole dosi, di produrre effetti molto intensi.

L’uso rituale del Peganum Harmala come pianta psicoattiva è molto antico nel mondo medio orientale, oltre agli utilizzi tradizionali come diuretico, digestivo, afrodisiaco, vermifugo e antielmintico.

Recentementela Ruta Siriana è tornata alla ribalta per il suo contenuto di A******** IMAO-inibitori, tanto da essere a volte utilizzata, in combinazione con altre piante, nella preparazione dell’Ayahuasca e come Inibitore prima di soffiare lo Yopo.

L’Ayahuasca è una bevanda di origine amazzonica consumata dagli sciamani di molte tribù indigene per i suoi effetti Guarigionali e il rito spirituale inizatico ancestrale con l’intento di espandere la coscienza e di conseguenza la guarigione dell’anima.

Studi molto recenti hanno, inoltre, scoperto la presenza nella ghiandola pineale umana della stessa tipologia di A******** (chiamati beta-carboline) contenuti nella Ruta Siriana, coinvolti nella produzione e nel controllo dei cicli onirici. Durante una profonda meditazione, nello stato di innamoramento e durante gli esercizi di espansione della coscienza il cervello produce autonomamente queste beta-carboline, che possono invece essere somministrate a scopo teRapéutico attraverso il consumo dei semi di Peganum Harmala.

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[tab title=”Come si fà?”]

DOSAGGI,  MODALITA’ E PREPARAZIONE

Attenzione agli alti dosaggi (per evitare effetti come vomito e mal di testa intensi)

anche se il vomito sarà sempre presente come compagno dell’espellere energie negative .Non serve niente esagerare nelle dosi.

5 grammi IN SEMI O IN POLVERE a persona sono sufficienti sia da soli che prima dello yopo, e quindi per la preparazione di ayahuasca, in base al numero delle persone.

Stessa cosa nel “Chupito” che equivale a 5 grammi.

Tranne se viene aggiunto alla Capii per la preparazione della ayahuasca, per poterla cosumare da sola o prima dello yopo

La Ruta andrà cucinata con un bicchiere raso di acqua ogni 5 grammi per 1 ora, (quindi in una piccola casseruola (padellina) nel caso sono, solo 5 o 10 grammi)  poi filtrare il composto e rimettere i semi o la polvere di nuovo a bollire per un altra ora, sempre con un bicchiere di acqua. i due composti ottenuti (quello di prima e il secondo) si uniranno in uno solo.. (la quantità di acqua finale è relativa in quanto tutto dipende dalla fiamma usata, e dalla pentola usata.

Quindi al finale sarà sufficiente ottenere 30ml di soluzione da bere per ogni porzione da 5gr di semi o polvere, prestando attenzione che non attacchi e non sciughi tropo l’acqua.

E’ buona norma che le piante di potere abbiamo un ICARO da far ascoltare alla pianta.

Se saranno di più di 30ml andrà bene comunque, in quanto il fatto di ottenere meno liquido possibile è per avere meno liquido da ingerire, ma la quantità da ottenere come già detto dipenderà molto dalla pentola usata e dalla velocità dell’acqua di asciugare, che la prossima volta sarà tarata meglio in base al fornello e alla grandezza delle attrezzature usate.

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[tab title=”DISCLAIMER”]

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